martedì 19 ottobre 2010

L'OCCHIO CADE DOVE IL PECCATO E' PIU' EVIDENTE

Non so perché il giorno che parte il Grande Fratello scatta nella mia mente l'idea che detta trasmissione, a mio avviso davvero discutibile sui contenuti, accolga così tanto i favori della popolazione per il fatto che ognuno si sente per un po' un voyeur autorizzato dalla legge. La ricerca dell'inciucio, la scoperta del sesso esplicitamente nascosto, il vedo e non vedo è la costante della curiosità che anima la maggior parte del pubblico domestico.
Ma siamo davvero così perversi, e poi detta piega dell'animo umano è davvero una perversione topica degna di uno studio medico? L'occhio cade dove il peccato è più evidente!
In prima persona me ne accorgo in spiaggia quando dinanzi alla nudità, parziale o meno, di LEI incrocio gli sguardi dei vari passanti. E' istantaneo il riconoscere la curiosità morbosa come è altrettanto facile individuare uno sguardo incuriosito ma asettico. In un mondo dove la donna comanda tutto questo non dovrebbe esistere ma il nostro panorama maschilista vuole la donna PUTTANA, che si conceda a tutti anche solo per lo sguardo e la moglie PUDICA la cui virginale moralità deve essere indubbia. Deploro il perbenismo e la volontà di esporsi condizionati dal giudizio o bramosi di ottenerlo come i signori del Grande Fratello, ma adoro il coraggio di essere se stessi in un nudo integrale, in un contesto che lo consenta senza il doversi trattenere per il semplice senso di un pudore che forse nessuno più ha e che noi stessi per reticenza di un passato cattolico onoriamo ma mentalmente trasgrediamo.

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