sabato 30 ottobre 2010

IL DIO DELLA CORSA NON E' ANCORA PASSATO DI QUA

Una tenebrosa mattinata si è poi rigenerata con un sole caldo e quasi primaverile. Il mio umore è migliorato e la voglie di uscire a fare una corsa adesso impelle. Non sono un runner vero, uno dei miei amici "ranner veri" asserisce che sono al pari di un cattolico che va in chiesa solo perchè spera di avere la chiamata.
Io corro, spesso li rincorro, ancor più spesso li attendo seduto su una panchina che ripassino e loro imperterriti, al pari di buoni sammaritani mi concedono tutto in quanto confidano nella speranza che un giorno io mi inginocchi col le braccia aperte al cielo urlando "HO VISTO LA LUCE, HO VISTO IL DIO DELLA CORSA!!!" ed allora, SECONDO LORO si comincerà a fare sul serio.

venerdì 29 ottobre 2010

SPERIAMO CHE SIA FEMMINA

In ufficio girano tra consulenti, dipendenti e vari impiegati parecchie persone, spesso guardo il gran capo chiedere e tutti scattare perchè il suo "chiedere" è un ordine esposto in termini gentili. Il vice gran capo, una donna molto capace, molto femmina ma anche molto pratica agisce in maniera differente: per lei "il pretendere" ha la musicalità di "un chiedere aiuto" ai suoi delegati, a ciò si aggiunge poi la teatralità dell'ingenuo ammiccamento delle sopracciglia, le mani aperte con un braccio proteso quasi a darti un'amichevole pacca sulla spalla, il sorriso bonario, lo sguardo che spazia sulla tua persona e soprattutto il suo essere dolce che fa si che tale richiesta non preveda una risposta verbale bensì inneschi uno spontaneo scatto in avanti nel tentativo di soddisfare tale esigenza se non fosse solo per la fiduca che ella ti sta concedendo.. Questa è la differenza tra i due manager: Per lei tutto ciò è naturale, non è un artista è una bella persona che ha scalato le sua carriera dal basso e ricorda tutto il suo vissuto; per lui è la manifesta realtà del suo potere e di saper valorizzare i meritevoli.
Io come consulente esterno, non ho capi, non ho delegati nè impegate, Il gran capo si rivolege a me in tono secco ma educato, il vice gran capo, la femmina che oggi si presenta con un completino di Chanel davvero elegante, da sempre prima di rivolgermi la parola, con il tono dolce e confidenziale con cui ci si rivolge ad un tuo pari, mi sorride e ciò mi piace parecchio.
Adesso volgo la mia attenzione verso i ragazzi dello staff di entrambi, vedo quelli comandati dal maschio, efficenti, scattanti e sempre in competizione, quelli comandati dalla donna, efficenti, sereni, sorridenti e con una manifesta maggior cura del particolare per il proprio aspetto.
Sono certo che questa non è la fotografia del mondo lavorativo di tutti noi, ma per quel che mi rigurada se dovessi scegliere un capo, oggi lo vorrei FEMMINA.

martedì 26 ottobre 2010

KINDER

E adesso basta, la Vezzali quando non scherma corre nei boschi come qualunque mamma italiana e dispensa Kinder Cereali al proprio figliolo; Fiona May educa la propria figlia, in una casa che avrebbe fatto incazzare anche M.L.King visto il continuo gioco di colore tra il bianco ed il nero, a botte di Kinder Fetta al Latte; la Sensini aspetta il vento con un Kinder Maxi a portata di mano; Andrew Howe invece di saltare in lungo cerca di dispensare pazienza con una vicina che lo sfrutta per i propri bisogni alimentari.

Ma questa è pubblicità plausibile? 

sabato 23 ottobre 2010

VIAGGIARE NEL TEMPO

Mi manca proprio una macchina del tempo, avrei tante cose da fare e tante ancora da conoscere.
Ho bisogno di un po' di tempo, giusto giusto quel centinaio di secondi in più per ogni secondo che la mia vita mi concede ogni giorno. Diventerei un supereroe, una specie di FLASH al contrario, lui coita in un migliardesimo di secondo, io in tre giorni. Sarei in grado di fare lentamente ciò che il resto del modo fa alla normale velocità. Strano fenomeno il viaggio nel tempo, una fantasia, un ricordo, un sentimeto di totale libertà, ecco a cosa mi servirebbe un po' di tempo in più di libertà.
Ieri ho incontrato una mia compagna di classe del liceo, erano 23 anni che i nostri sguardi non si incrociavano, eppure ci siamo riconosciuti subito, ci siamo scambiati le quattro informazioni di rito su cosa si fa, dove si vive e ci siamo lasciati con un falso "allora ci sentiamo" senza esserci neanche scambiati un recapito telefonico.
Bene questo incontro io all'edicola e lei in uscita dalla metropolitana è stata la mia macchina del tempo.  Un salto nel passato che mi ha fatto sorridere per tutto il percorso che mi ha portato a casa da LEI.

venerdì 22 ottobre 2010

E' ARRIVATO VENERDI'

E' arrivato il venerdì.
Questo giorno, in cui gli anziani non mangiavano carne, in cui i Romani anticipano il week-end almeno di mezza giornata, in cui le donne si prenotano la ceretta ed il parrucchiere, in cui i signori distinti rientrando a casa si fermano all'Esselunga, in cui i ragazzotti comprano i preservati nella fortuita speranza di una prossima scopata serale, in cui i bambini possono stare andare a letto più tardi perché domani non c'è scuola, in cui il down-jones è un problema del prossimo lunedì, proprio in questo giorno LEI ed io di solito ci si trova in centro per un aperitivo, ci si lascia trascinare dal mondo dello stuzzichino accompagnato da un AMERICANO ben fatto e si rincasa per completare la serata al massimo della prestazione sessuale di tutta la settimana. Avete capito bene, mentre gli altri si organizzano per fare, LEI ed io abbiamo già idea chiara di cosa faremo ed i preliminari sono sempre ciò che trasforma la prosa in poesia e le ansie in ansimi.

MORNING BLOWJOB

Era una giornata luminosa, piena di sole e tutto prometteva bene, una di quelle dove il tempo sembrava fermarsi e il cervello si donava la paziente ricerca del suo spazio libero all'interno di una chiacchierata colazione. Niente poteva presagire dopo il sesso notturno, il risveglio abbracciati ed una piccola coccola che proprio quel giorno la mia vita sarebbe cambiata. L'avevo lasciata completamente nuda sullo sgabello davanti ad una tazza di caffè il cui aroma aleggiava per tutta la stanza ed io non mi accorsi del severo cipiglio che le sue labbra presero nel salutarmi. Io mi ricordavo solo della sua bocca che sapeva ancora del mio seme quando mi baciò.
Il pomeriggio trascorse lento, indaffarato, tra una matematica stantia e un sogno erotico sempre più emergente da realizzare quella sera.
Telefonai come al mio solito per dire che stavo rientrando.
Arrivai a casa e la trovai sul medesimo sgabello, questa volta vestita con lo stesso sguardo perso nel vuoto e l'espressione che quella stessa mattina mi era sfuggita.
Non rispose al mio saluto e come una scolaretta che aveva imparato a memoria un pezzo di prosa iniziò a parlare ed io mi trovai dopo 2 giorni a vivere in un residence, con l'amaro in bocca e due corna lunghe almeno un paio di anni.

martedì 19 ottobre 2010

L'OCCHIO CADE DOVE IL PECCATO E' PIU' EVIDENTE

Non so perché il giorno che parte il Grande Fratello scatta nella mia mente l'idea che detta trasmissione, a mio avviso davvero discutibile sui contenuti, accolga così tanto i favori della popolazione per il fatto che ognuno si sente per un po' un voyeur autorizzato dalla legge. La ricerca dell'inciucio, la scoperta del sesso esplicitamente nascosto, il vedo e non vedo è la costante della curiosità che anima la maggior parte del pubblico domestico.
Ma siamo davvero così perversi, e poi detta piega dell'animo umano è davvero una perversione topica degna di uno studio medico? L'occhio cade dove il peccato è più evidente!
In prima persona me ne accorgo in spiaggia quando dinanzi alla nudità, parziale o meno, di LEI incrocio gli sguardi dei vari passanti. E' istantaneo il riconoscere la curiosità morbosa come è altrettanto facile individuare uno sguardo incuriosito ma asettico. In un mondo dove la donna comanda tutto questo non dovrebbe esistere ma il nostro panorama maschilista vuole la donna PUTTANA, che si conceda a tutti anche solo per lo sguardo e la moglie PUDICA la cui virginale moralità deve essere indubbia. Deploro il perbenismo e la volontà di esporsi condizionati dal giudizio o bramosi di ottenerlo come i signori del Grande Fratello, ma adoro il coraggio di essere se stessi in un nudo integrale, in un contesto che lo consenta senza il doversi trattenere per il semplice senso di un pudore che forse nessuno più ha e che noi stessi per reticenza di un passato cattolico onoriamo ma mentalmente trasgrediamo.

lunedì 18 ottobre 2010

BASTA PUNTO E BASTA!

Non se ne può più, il reale mondo della televisione è vittima di se stesso, questo è il motivo per cui oggi ho deciso che non voglio sottostare a tutto ciò. La povera Sarah è divenuta da vittima a personaggio TV. Se ne parla sempre, troppo, ovunque. Una vicenda che ha sortito le angosce di una Italia che non ne vuole sapere di stare zitta. Tutti si preoccupano di assediare la famiglia del carnefice, tutti si impegnano per sapere e tutti hanno un giudizio da pronunciare. Ma questo è quello che volgiamo noi? Questa sequenza di disgrazie e di sofferenza è quello che vogliono i giornalisti? Questa curiosità morbosa che ci porta a scavare tra le lacrime di una famiglia ed un giudizio popolare sono davvero la verità che la giustizia sta cercando e che l'Italia pretende? Sono indignato da tanto foga mediatica, ma ancor di più mi indigna il silenzio di chi è presente per puro edonismo televisivo, che saluta alle spalle dei cronisti del TG5, che si assiepa al pari di voyeur del male in ogni angolo televisivo al solo scopo di poter dire io c'ero. Ma andatevene tutti a fare in culo, dinanzi al corpo acerbo di una bambina cresciuta in un terreno malato io vi chiederei solo un po' di mestizia e pudore, i giochi sono fatti, gli scacchi sono fermi, la difesa è schierata e l'attacco è preparato. Basta coi forse, basta coi perché, basta con la psicologia spicciola, basta con le passerelle pubblicitarie dei vari specialisti che promuovono indirettamente solo i loro scritti, basta con le zitelle della TV che adesso trovano vigore nel proprio dire, basta anche con la Palombelli che scrive una melense letterina ad una bimba morta assassinata in cui accusa la televisione di cui lei stessa è stata più volte partecipe e “tronista” del saper dire.
Basta Punto e Basta!

domenica 17 ottobre 2010

"PLUMBEA" MATTINA DOMENICALE

Oggi piove, una giornata stupida, priva di colori, una fotografia in bianco e nero ma con una luce che incute timore e ansia. Il grigio non mi è mai piaciuto. LEI è uscita presto, incontro con mamma e sorelle ed io attendo il calmo trascorrere delle ore in attesa di un evento che valga la pena di raccontare, vivere o anche solo guardare.
Non mi capita spesso di avere due minuti solo per me. Penso a cosa avrei fatto in un'altra vita o in altra dimensione, come avrei trascoroso il mio tempo libero e poi guardando lo specchio dinanzi al divano trovo da me la risposta.
Secodo voi come si trascorre il tempo libero in una "plumbea" mattina domenicale?


sabato 16 ottobre 2010

CON LEI E' RINATO TUTTO

Mi sono innamorato di LEI quando vedendola camminare lungo il marciapiede di una via milanese il suo sguardo incrociò il mio. Aveva cambiato lavoro da poco ed era aprrodata in un ufficio vicino al mio. Per oltre un mese la studiai, imparai i suoi orari e cercai di capitare casulamente dinazi a LEI almeno una volta al giorno. Da uno sguardo ad un sorriso, ad un buongiorno, ad un ciao, ad un caffè ad un pranzo, a due pranzi ad una cena, a due cene.... fino finire insieme nel medesimo letto e risveglierci li da oltre tre anni. La vita è fatta di casualità, la vita non è programmabile ma qualcosa di razionale ci deve essere. Ero triste, solo e preoccupato per un matrimonio finito, una ex-moglie inacidita e che mi imputava tutte le colpe di questo mondo, compreso l'inalzamento della temperatura terreste, un conto corrente in cui il saldo era sempre i rosso e una voce interna che mi diceva scappa dalla città, dai problemi e soprattutto dalla tua storia. Con LEI è rinato tutto.  

mercoledì 13 ottobre 2010

SOGNI E DELIRI

Ho giocato al superenalotto. Non ho mai vinto molto, a dire il vero non ho mai vinto visto che le scommesse sono sempre superiori alle vicite. Il mio accanimento questa settimana mi ha portato ad impegnarmi per l'astronomica cifra di 2euro, quando il massimale di vincita è più basso allora mi limito ad 1euro. Amo il gioco d'azzardo e proprio perchè lo amo cerco di non cadere in tentazione. Anche LEI gioca 2 euro al superenalotto, ma solo nella giocata del martedì perchè secondo lei IL MARTEDI' è un giorno come tutti gli altri e poi IL SABATO è già festa... perchè rovinarselo anche con una preoccupazione come una inaspettata vincita di oltre 160milioni di euro. E' proprio vero che le donne sono indispensabili anche quando si giustificano a cazzo!
Ma se vincessimo cosa faremmo?
  1. Compriamo la casa dei Tulliani a Montecarlo e la doniamo al PD per par-condicio. "Così l'UNITA' si sfoga con l'omologo del Gianfranco Fini nè!"
  2. Non possiamo non comprare una auto sportiva e pensionare la nostra teutonica vecchietta. "Una rombante Maserati Quattroporte potrebbe andare bene, la Bentley la lascio a Corona e a Lele Mora"
  3. Compriamo anche un autista che ci tolga l'onere di guidare. "Il sedile posteriore è più comodo e poi il sesso (completo) in un auto in viaggio mi manca"
  4. Compriamo una vagonata di scarpe tacco 10 per LEI. "tanto per soddisfarla almeno un annetto!"
  5. Compriamo un quotidiano per me."Voglio diventare il capo del CORRIERE DELLA SERA"
  6. E poi chi più ne ha ne metta, avete suggerimenti?
Adesso è il caso che torni al lavoro.

mercoledì 6 ottobre 2010

DISCRIMINAZIONE A PRANZO

Oggo, grazie ad un appuntamento saltato ed ad una fortuita coincidenza, mi sono concesso un bigMac in compagnia di LEI. Entrambi adoriamo il panino all'OGM sintetizzato con particolato di uranio e ioni polifosfatici del mitico gestore americano. Secondo me creano dipendenza, non è possibile pensare anche solo all'idea che si vada da Mac e si mangi insalata! La famiglia non ci va spesso, per fortuna lo devo ancora digerire dopo quasi 7 ore, ma quando capita, lo si deve fare bene ed allora menu maxi e crepi il dietologo.
Anche LEI ha ingurgitato nel suo abitino sexy da donna manager il suo bel paninazzo, ma sarà l'età, sarà il metabolismo, sarà perchè bisogna compiacere le donne, e quelle gnocche in particolare, LEI Mac lo digerisce subito. Anche questa è discriminazione!

domenica 3 ottobre 2010

LA MIA FAMIGLIA VA A 2 RUOTE

Ogni giorno la città si rienpie e si svuota di automobili, persone indaffarate che corrono dietro una telefonata e sbraitano chiuse nei loro abitacoli in perenne coda verso un ufficio che si trova a interminabili pochi minuti da loro.  Oggi una famiglia media ha circa un autovettura per ogni componente patentato, ma in questo abbiamo molto da discure. "La mia famiglia è strana!". Abbiamo un'auto in due e 2 agili scooter per muoversi in velocità tutti giorni trane quando nevica. La nostra vecchia auto è praticamente nuova nonostate i suoi 9 anni, ha da poco compiuto i famosi 20.000Km e il teutonico marchio che cappeggia sul cofano ci da il sentore che durerà ancora parecchio.
La tecnologia dell'abbigliamento ci da potenti strumenti contro il freddo e le intemperie ed un  po' di prudenza e accorgimenti tecnici ci garantiscono anche una adeguata sicurezza.
LEI è una brava motociclista ed io la seguo da sempre prima come istruttore di guida adesso come spettatore della sua seducente aria da easy-rider. I nostri vicini ci guardano come dei marziani quando ci vedono uscire la mattina nelle nostre giacche di Goretex nere e coi caschi inforcati,. Invece del bacio, che col casco è difficile da darsi, Lei ed io ci diamo una leggera testata e quel suono rintocca nelle  mie orecchie come un segnale di amore e di arrivederci. Poi uno sguardo intenso ed ognuno di corsa verso la propria scrivania.

sabato 2 ottobre 2010

SHOPPING IN CENTRO

E' proprio così, la bella famigliola (LEI ed io), forte delle convinzioni scaturite durante la serata di ieri, si è proiettata nelle vie del centro a caccia di qualcosa di "speciale", qualcosa che sostituisca ciò che si è eliminato "ma che non ci si assomigli neanche un pochino".
Fermata metropolitana MONTENAPOLEONE ed in una mischia di turisti ci si intrufola tra la folla urbana alla conquista del "ricercato" che possa definirsi anche "unico" e "conveniente". I marciapiedi della Milano coi soldi sono battutti da una schiera di danarosi uomini che accompagnano ninfette ucraine fasciate da mini abiti attillati e tacchi vertiginosi in uno shopping che possa soddisfare le voglie di una infanzia, neanche molto lontana, sicuramente povera e priva di costosissime scarpe Hogan e borse di Prada.
Perfortuna LEI  ha le idee chiare: oggi ci si lancia su camice da ufficio, bianche o con al massimo una riga sottile di colore glamour con un taglio maschile e polsini molto robusti. Abbiamo girato molto ma alla fine al giusto costo si è raggiunto l'obbiettivo, lasciandoci alle spalle un commesso un po' troppo farfallore e dalle mani trooppo vicine ai suoi seni così, borse alla mano, si prende la via del ritorno raggianti per l'aquisto appena  portato a termine ma ancor più per la sfilata indimenticabile che LEI mi ha promesso non appena giunti a casa. Domani ci dedicheremo a stivali e decoltè dai tacchi vertiginosi ma dalla foggia elegante.

SABATO MATTINA

Ogni sabato mattina il rituale è sempre lo stesso, io che dormo o faccio finta di dormire, LEI che mi accarezza e non ne vuole sapere di alzarsi, il tempo che passa ed il cane in giardino che abbaia a tutti ma soprattutto a noi che non le abbiamo ancora portato la ciotola con la sua colazione.

Devo comprare un calendario al cane così capisce quando è il momento di pretendere e quando è il momento di lasciare "il capo" alle coccole della "capa".

venerdì 1 ottobre 2010

INIZIA IL WEEKEND

Inizia il fine settimana, sarà una due giorni davvero unica, ricca di emozioni e di grandi attese, sia per LEI che per me.
Si incomincia con il vero cambio di stagione e con la passerella dal guardaroba al soggiorno con il suo sguardo malizioso che sembra dire: "questo lo tengo?, cosa ritiro tra la roba estiva?, e questo dici che mi servirà?, questo lo butto vero? dammi un idea cazzo!"
La cosa superba è il vederla cambiarsi in fretta, giarare seminuda per casa arsa dalla frenesia del sapere per poi sedersi sconsolata sul bordo del letto in ascetica attesa di un minimo mio cenno che possa farla desistere dal buttare anche solo uno dei capi che si era destinato al cassonetto dell'Humanitas.
E' questo il momento che aspetto ad ogni cambio stagione, quegli occhi da micia e quel corpo da semidea che accarezzerò cercando di tranquillizzala, le labbra che bacerò e quel desiderio di essere partecipe del suo civettuolo gioco che rende la nostra coppia una famiglia.
CASA MIA VENDE E COMPRA MODA

Sarà un fine settimana dedicato alla moda, al vintage sfrenato ed al desidero di fare dello shopping senza regole né inibizioni. L'andare per negozi, in questo fine settimana sarà come ogni anno sempre più rischioso soprattutto adesso che la sua voglia di scherzare diviene un malizioso compromesso tra il fare, il nascondere, il non avere indosso ed il non essere visti. 

Dopo tre anni di convivenza non mi sono ancora abituato a tanta energia erotica.

Il CAFFE' FA MALE

Possibile che non ho ancora dimenticato il calore del letto, la spledida sagoma velata del mio amore che mi saluta con un braccio che si alza in un oramai quotidiano e assonnato automatismo da un letto ancora in tempesta che già sono stato sanzionato per divieto di sosta?
1-  parcheggio al volo in fermata autobus.
2 - multa ad opera dell'uomo invisibile. 
3 - 2 punti persi sulla patente
4 - aroma di arabica che si diffonde nel palato.